Supply Chain Debrief: 4 modi in cui i commercianti possono prosperare nel 2022 e oltre

Sfida 1: Caos nelle spedizioni e nella logistica

Chiusure e congestione dei porti, carenza di container, problemi di capacità del trasporto merci aereo e marittimo sono solo alcuni dei problemi che le aziende del commercio hanno dovuto affrontare negli ultimi due anni. A causa di ciò, abbiamo visto aziende che provano strategie innovative per alleviare i problemi di spedizioni e logistica, ricorrendo ad approcci di onshoring (cioè riportando le attività produttive più vicino a casa) o di "Cina + 1". Le campionature in 3D sono diventate sempre più importanti in questa fase difficile, perché consentono ai team di evitare lunghe attese per i campioni fisici.

Sfida 2: Fluttuazioni della domanda

La pianificazione della domanda è sempre stata una disciplina delicata, anche prima della pandemia. Ora, sulla spinta di cambiamenti e incertezze, i consumatori "gonfiano e sgonfiano" i loro comportamenti di acquisto in modo sporadico. I commercianti hanno dovuto imparare in fretta ad adattare i mix di prodotti per restare al passo con le mode che cambiano. Abbiamo visto case di lusso produrre mascherine e DPI, commercianti passare dalla vendita di abiti per ufficio alla proposta di indumenti comodi per la casa, e marchi di fascia alta invitare i consumatori ad acquistare i regali di Natale in anticipo, tenendo conto di tempi di consegna più lunghi. Di conseguenza, tecnologie come il PLM (Product Lifecycle Management) sono salite alla ribalta per una gestione innovativa della pianificazione della domanda, fornendo alle aziende dati accurati e immediati grazie ai quali è possibile realizzare la giusta quantità di prodotti esattamente nel momento giusto.

Sfida 3: Disponibilità e approvvigionamenti di materie prime

Il 2022 potrebbe essere l'anno in cui la Cina perde il ruolo di "fornitore preferito dell'Europa"? Prima del Covid-19, alcuni innovatori del mondo industriale avevano già cominciato riavvicinare le fabbriche a casa. Ora, dopo i blackout delle fabbriche in Cina, i gravi ritardi nelle consegne, l'impennata dei costi delle materie prime e le violazioni dei diritti dei lavoratori evidenziate dai media, le aziende del commercio al dettaglio stanno puntando su strategie di onshoring. Questo approccio non solo offre la prospettiva allettante di ridurre i tempi di ciclo, ma consente alle aziende di avere maggiore visibilità sulla supply chain per rispondere a consumatori sempre più sensibili agli aspetti ambientali e sociali. Vengono utilizzate tecnologie di nuova generazione per consentire alle aziende di tracciare i prodotti dalla materia prima allo scaffale e per verificare in tempi rapidissimi la qualità di fornitori con certificazione di sostenibilità.

Sfida 4: Crescita del commercio online

Non solo negli ultimi due anni è cambiato radicalmente il tipo di prodotti consumati, ma anche dove e come i prodotti vengono acquistati detta il modo in cui i commercianti devono adeguare la loro attività. I consumatori acquistano sempre più online e si aspettano che gli articoli vengano consegnati in tempi rapidissimi. Questo fenomeno ha aggiunto un grado ulteriore di complessità alle supply chain, con molte aziende che faticano a gestire gli inventari e a connettere i sistemi tecnologici esistenti ai loro siti di e-commerce.

Riepilogo

Questo estratto ha passato velocemente in rassegna alcune delle variabili che incidono sulle supply chain in Europa. I margini sono crollati e le aziende del commercio al dettaglio faticano a far fronte alle sfide (ad esempio i costi crescenti delle materie prime e delle spedizioni). Si comincia a vedere una transizione incoraggiante alla digitalizzazione, ma il settore è ancora in ritardo e deve premere il piede sull'acceleratore. Molte aziende fanno ancora affidamento su sistemi PIM, DAM, ERP e PLM obsoleti o fatti in casa, che le frenano in un contesto già complesso.

Le figure decisionali devono partire dal presupposto che gli sconvolgimenti delle supply chain sono destinati a perdurare e devono adottare strategie conseguenti. È giunto il momento di adottare le tecnologie giuste e gettare solide basi per gestire i dati di prodotto, aumentando la visibilità sulla supply chain, riducendo il time-to-market e salvaguardando i margini.

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